C’è chi pensa al fascismo, chi ai ponti. Non tanto quello sullo Stretto, ma quelli in sequenza machiavellica di un indimenticabile aprile, almeno per i microviaggiatori
C’è chi pensa al fascismo, chi ai ponti. Non tanto quello sullo Stretto, ma quelli in sequenza machiavellica di un indimenticabile aprile, almeno per i microviaggiatori
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