Direttori d’orchestra, ballerini, violinisti, pianisti. Sono sempre stati l’orgoglio di un Paese ormai isolato. Adesso sono costretti a migrare verso un Occidente ostile che rischia di condannarli all’oblio
Direttori d’orchestra, ballerini, violinisti, pianisti. Sono sempre stati l’orgoglio di un Paese ormai isolato. Adesso sono costretti a migrare verso un Occidente ostile che rischia di condannarli all’oblio