Mattarella a Boves, la nipote di uno dei due preti martiri della Resistenza: “Mi ha colpito la sua fermezza, è un uomo che conosce il dolore”

"Bellissimo, emozionante. Ci ha semplicemente detto “è un piacere conoscervi”. E non c’era bisogno di tante parole. È una persona stupenda, che scavalca le montagne anche solo con lo sguardo". Così <strong>Tiziana Ghibaudo, 72 anni, ex maestra elementare e nipote di don Mario Ghibaudo</strong>. Insieme all’allora parroco don Giuseppe Bernardi, uno dei due sacerdoti martiri dell’eccidio di Boves (19 settembre 1943), beatificati a ottobre da Papa Francesco. Con la sorella maggiore Rosella, Tiziana ha incontrato il Presidente della Repubblica nella chiesa parrocchiale di San Bartolomeo, dove sono sepolte le spoglie e alcuni cimeli dei preti. “Me lo ricorderò perché ogni sua parola è pesata – ha aggiunto -. Mi ha colpito la sua fermezza. Una fermezza di convinzione, passata attraverso il dolore (riferimento all’omicidio del fratello Piersanti Mattarella, ucciso da Cosa nostra nel 1980, ndr). Un dolore non simile al nostro, perché molto più forte del nostro, ma che fa riflettere. Un uomo che può essere ancora di grande aiuto alla Nazione, in un momento non facile”. 

<strong><em>testo di Matteo Borgetto</em></strong>

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