Primo maggio e lavoro, ecco perché i giovani non vogliono più rinunciare alla qualità della vita: le storie di Sara, Giacomo, Giorgia, Vincenza e Luca

Cinque ragazzi raccontano la loro esperienza. C’è chi è fuggito all’estero e vuole ritornare, chi dal Nord è migrato al Sud e chi ha fatto l’operaio da ingegnere. La parola d’ordine? «Lavorare sì, ma senza essere sfruttati»

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