Elly Schlein e Stefano Bonaccini dicono di «volersi bene», «di aver già dimostrato di saper lavorare insieme», pertanto invocano un Pd unito contro gli avversari e capace di superare i dissidi del passato. Gli analisti invece sostengono che qualche divergenza di vedute invece sia già emersa: progressista lei, moderato lui, alla fine è stata la neoeletta segretaria a spuntarla sull’elezione dei capigruppo alla Camera (dove sono arrivati Francesco Boccia e Chiara Berga, vicini ad Elly) e ancora non c’è accordo su i nomi dei quadri che andranno a comporre la segreteria di partito. Quale miglior metafora della situazione, se non il match amichevole a ping pong che hanno disputato sabato sera alla polisportiva San Faustino di Modena, dove entrambi hanno patrocinato una cena di autofinaziamento per allargare la base degli iscritti