Gli antagonisti scendono in piazza e indicono una “giornata di rabbia” contro i femminicidi. Ma il caso della povera Giulia Cecchettin diventa così un pretesto per attaccare governo e istituzioni
Gli antagonisti scendono in piazza e indicono una “giornata di rabbia” contro i femminicidi. Ma il caso della povera Giulia Cecchettin diventa così un pretesto per attaccare governo e istituzioni