I russi accusano gli ucraini di aver ucciso a freddo dieci russi fatti prigionieri nella regione di Donetsk, che si erano arresi agli ucraini. Ma l’Ucraina sostiene che – come in parte si vede dal video – durante la procedura di consegna al nemico, uno dei russi non si era in realtà arreso, e a un certo punto – sostiene Kiev usando un’altra inquadratura – sono partiti spari, apparentemente alle spalle degli ucraini. Di qui la reazioni dei militari di Kiev. Di certo almeno 10 soldati russi fatti prigionieri sono stati uccisi dagli ucraini con colpi d’arma da fuoco alla testa.
"L’uccisione metodica di oltre 10 soldati russi immobilizzati da parte dei degenerati delle forze armate ucraine con colpi diretti alla testa non può essere presentata come una ‘tragica eccezione’", afferma il ministero della Difesa di Mosca: "Zelensky e i suoi complici saranno tenuti responsabili dalla Corte della Storia, dei popoli della Russia e dell’Ucraina per ogni prigioniero di guerra torturato e ucciso".
Ma il video resta molto controverso, perché presenta inquadrature non chiare, e anche perché è stato immediatamente cavalcato da canali di propaganda russa su Telegram: non un buon biglietto da visita per confermarne le dinamiche.