Abbas Gallyamov riflette sulla crisi reale dentro il potere russo: «La promessa “Kiev in tre giorni” s’è trasformata in una vergognosa ritirata, a tratti in una fuga nel panico. Ormai presidente appare un debole, solo le atrocità paradossalmente lo aiutano”. Anche un sondaggio del Cremlino fotografa un calo di fiducia in lui. E la gente disposta ad arruolarsi è per la prima volta sotto il 50%