Libia, pistola alla tempia e scariche di taser su tutto il corpo: il video delle torture al giovane migrante

Il giovane 17enne brutalmente torturato in questo video si chiama Abdul e ha lasciato il suo Paese d’origine, il Tigrai, per fuggire dalla guerra. Da alcuni giorni è prigioniero a Janzur, a Tripoli (Libia), dove viene sottoposto a continue torture da parte dei suoi aguzzini. Le immagini restituiscono tutta la drammaticità del momento: Abdul è costretto al muro, seminudo e con le gambe legate. Uno dei suoi carcerieri gli punta una pistola al volto mentre l’altro gli assesta ripetute scariche di taser sul corpo. Il giovane urla, prova a dimenarsi, ma senza ottenere la pietà dei persecutori che, con l’aiuto di una terza persona, registrano la sevizia per poi chiedere un riscatto alla famiglia: 10 mila dollari è la cifra fissata per la liberazione di Abdul. <br />
Il video è stato diffuso dal canale Twitter di Refugees in Libya che sottolinea come tutti i giorni "centinaia di persone vengono torturate e sfruttate come facile fonte di reddito per ottenere un riscatto". 

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